2024 – Paving of Don Valentino Arpesella Square, Pietra de’ Giorgi (PV).
Dimension: 600.00 sqm.
Ministero della Cultura – Autorizzazione Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
Materiale posato: cubetti di pietra di luserna 6/8cm
Cava e lavorazione pietra: ALPE s.r.l.
Posatori: Fratus Pavimentazioni Srl
Come molti altri Comuni dell’Oltrepò Pavese sorti sui crinali delle colline attorno ad un nucleo storico di antica formazione (edifici fortificati – Castelli – Palazzi Nobiliari) anche l’abitato di Pietra de’ Giorgi si è sviluppato attorno a 2 strade: la strada a valle, in questo caso la via Moretti, su cui si affacciano abitazioni in cortina continua dietro le quali c’erano orti e cortili con portici e stalle, e la strada a monte, qui via Fratelli Vedaschi, che si inerpica in salita (il co’ad sur) lungo il tracciato di quelle che dovevano essere le antiche mura del Borgo, anche questa con case in cortina continua che condividevano spesso con le case a valle orti e cortili, fienili e stalle. La piazza, che era stata asfaltata sul finire degli anni ’90, misura circa 600mq, spazio ampio e in piano, a valorizzare il fronte principale del Palazzo Municipale sul lato nord della piazza.
Il Palazzo Municipale sorprende chi arriva in questo luogo attraverso le strette vie del paese per le sue dimensioni e la sua regolarità. Compreso nel recinto del Castello, il Palazzo era la residenza dei nobili Giorgi di Vistarino. Sul lato est della piazza, procedendo da sud verso nord, troviamo l’accesso a quella che era la Rocca Fortificata distrutta nel 1402 ad opera dei Beccaria – Giorgi, ricostruita successivamente dagli stessi, è ora identificato come Castello Medievale ed è una residenza privata, la cui rampa di accesso in salita è lastricata in quadrettoni di porfido a correre.
Si è studiato un disegno della piazza segnalato da 2 differenti tipi di posa per i cubetti di Luserna 6/8 cm: a file parallele lungo i marciapiedi perimetrali e ad archi contrapposti nel resto della piazza. Il marciapiede basso nobilita gli edifici del complesso monumentale senza creare una eccessiva divisione. La posa a file parallele è stata utilizzata anche nel giunto di separazione tra il quadro di posa della piazza, perpendicolare alla facciata del Palazzo e la strada di accesso il cui quadro segue l’asse di sviluppo della strada stessa. Tale giunto, realizzato con 2 cordonature e 4 file di cubetti è perfettamente parallelo alla facciata del Palazzo e segnala, per chi accede dalla strada, l’inizio effettivo della piazza, che viene così idealmente separata dalla rampa d’accesso al Castello Medievale in lastre di Porfido.
Per la posa dei cubetti era previsto il getto di un massetto in c.a. di 8 cm con rete elettrosaldata filo 8 passo 20 e la successiva posa degli elementi lapidei con mista umida di sabbia e cemento. Su consiglio dei tecnici posatori, per una migliore compattazione del sostrato, per non creare discontinuità e strati di scivolamento e per una migliore distribuzione dei carichi, si è preferito posare la mista umida direttamente sul fondo compattato annegando la rete elettrosaldata nei primi 10 cm.
Si è proceduto quindi prima alla posa delle cordonature in binderi di luserna per definire la geometria del disegno, gli allineamenti e i livelli, poi al calcolo dei quadri di posa divisi equamente sulle lunghezze, poi alla posa della rete sollevata dal fondo compattato con degli spessori e quindi allo scarico della mista umida che è stato lavorato e compattato direttamente dai posatori.
Una volta completato il lavoro dei posatori i cubetti sono risultati in rilievo di 6/8mm. Il passaggio successivo, come da disciplinare è stata la boiaccatura e il successivo lavaggio abbondante con acqua infine lo spolvero superficiale con sabbia asciutta.
Le 4 bocche di lupo che dovevano servire per portare la luce al sottostante Cantinone Medievale erano state tutte tamponate con opere provvisionali (teli e lamiere zavorrate con dei mattoni).
Oggi un vetro trasparente lascia intravedere dal livello della piazza la struttura voltata del Cantinone.
La luce penetra negli spazi sottostanti illuminando le stanze naturalmente, l’effetto valorizza sia la superficie della piazza che le antiche sale interrate del Palazzo Nobiliare e costituisce un collegamento virtuale tra lo spazio pubblico e le aule sottostanti recentemente ripavimentate, che vengono affittate dal Comune per eventi o utilizzate direttamente per mostre concerti o degustazioni.
Le bocce di lupo sono rivolte a SUD
Si è deciso di progettare un’aiuola drenante verde a prato ove mettere a dimora 2 Aceri. Per questa aiuola destinata a contenere dei vegetali si è pensato ad un disegno organico. L’aiuola è definita da una linea sinuosa che rappresenta il margine tra l’area pavimentata e quella a superficie drenante, questa linea è costituita dal cordolo di contenimento in binderi di luserna.
Un’anomalia nella regolarità del tappeto ad archi contrapposti che contribuisce a confermare e valorizzare l’asse prospettico in direzione del Palazzo Municipale.
Per tutti i pozzetti e le caditoie si sono utilizzati dei coperchi “porta-pietra” in lamiera zincata.