UN NUOVO TEATRO PER VARESE

1998 – UN NUOVO TEATRO PER VARESE

Tesi di laurea – facoltà di Architettura Politecnico di Milano

Premiata con borsa di studio.

Awarded with degree award and scholarship sponsored by FAAR (FOUNDATION AUGUSTO RANCILIO ARCHITECT) 1997 edition – Milano.

PRESENTATA A CHINA SU LUCIDO – 15 TAVOLE FORMATO A0

Ogni tipo di sala, a seconda della sua configurazione, del volume e dell’assorbimento dei materiali di cui è composta, “suona” al pari di uno strumento musicale in maniera differente.

Il controllo tecnologico in questo progetto gioca un ruolo primario ed innovativo: la configurazione ideale della sala non sarà più un dato, ma diventerà anch’essa una variabile.

La sala a semi-arena, il sistema di elevatori ed il soffitto acustico, introducono un gran numero di variabili che rendono questo edificio uno strumento realmente flessibile per consentire, successivamente, a operatori con conoscenze tecniche specifiche (tecnici audio, registi, scenografi, musicisti) di progettare interdisciplinarmente, volta per volta, la configurazione ideale.

E’ una cavea unica, non vi sono gallerie vere e proprie, si tratta di una serie di balconate comunicanti tra loro: una volta all’interno della sala le scale permettono di raggiungere qualsiasi punto. Questo permette di avere una serie di quinte riflettenti immediatamente dietro le teste degli spettatori (effetto “sorround”) sull’esempio delle “vigne” di Hans Scharoun nella sede della filarmonica di Berlino o delle balconate di Herman Hertzberger nel Music Center a Utrecht.

La sala ha la forma di una semi-arena centrata  su una piccola platea  i cui sessantadue posti potranno essere rimossi nel caso di spettacoli musicali, balletti o conferenze.   Una serie di diciotto elevatori oleodinamici, a cui sono agganciate piattaforme di 4 mt. X 4 mt., consente di dare svariate configurazioni al palcoscenico, al proscenio (che può diventare così anche fossa orchestrale), all’area occupata dalla platea, per adattarsi ad ogni tipo di spettacolo. Tali elevatori permettono anche il collegamento verticale tra l’area di montaggio e quella di smantellamento delle scene, collocata a – 8,10 mt. sotto la torre scenica.

La flessibilità acustica affianca quella funzionale.